martedì 25 gennaio 2011

Sigarette: la svolta?


Questo blog raccoglie emozioni ed episodi di “ordinaria follia adottiva”.

Se taccio per un po', non significa che il pistacchio non ne combini qualcuna delle sue o non mi susciti nuove emozioni... semplicemente, il tempo è tiranno!

Non posso però tacere l'ultima, odierna emozione.

Il pistacchio mi ha fatto sentire una cacchetta, puzzolente ed infima... beh, è una emozione anche questa, no?

Maledetta sigaretta...

Mamma ha smesso di fumare, a settembre / ottobre; papà non ce la fa.

Chiedete a qualunque fumatore: siamo quasi tutti convinti che fa male e che è un vizio stupido inutile e chi più ne ha più ne metta ma -. pur desiderandolo – non riusciamo a smettere.

Brutto vizio: lo confermano gli ex-fumatori, in massima parte insofferenti e acidi (mamma per prima...) nei confronti dei fumatori.

Da tempo fumo in balcone e, visto il freddo porco, metto il giaccone. Il pistacchio mi ha sempre redarguito: “Papà: no fuma, puzza!”. Vabbé, fin qui ci sto dentro. Basta lavarsi i denti dopo.


Oggi, la svolta: metto il giaccone e il pistacchio mi guarda serio serio: “Papà, no fuma, gioca con me... fumo fa male, sanno tutti, tu no sa?”.

Mi sento (e forse sono) una merda...

“Baratto” la sigaretta con un bacino, che ricevo prontamente (di solito è “stitico” con i bacini al papà...); poi, il fetente corre da mamma tutto felice e racconta l'accaduto: papà non è andato in balcone a fumare, gli ho detto che fa male e lo sanno tutti, lui per un bacino ha rinunciato alla sigaretta!

Confermo: sono una merda...


Morale: sto prendendo in considerazione l'eventuale probabile (ma non per questo “possibile”) ipotesi di tentare di provare con un tentativo per smettere di fumare.

Non è più solo una questione di puzza (innegabile), ma di salute; e che sia mio figlio, di quattro anni, a dirmelo, mi fa riflettere...

:-( ?

No, tutto sommato... :-) !!!


martedì 11 gennaio 2011

vacanze sulla neve!

Ce l'ho fatta... a forza di tachipirina ho portato il pistacchio in montagna!
La neve lo eccita, la presenza delle cuginette ancora di più.
Arrivati il 2 gennaio, decidiamo di fare la giornata del 3 al rifugio, quota 2.600 circa.
La neve è farinosa, le palle di neve non vengono bene, pazienza.
Il pistacchio, è evidente, con papà e mamma si rompe...
E' circa mezzogiorno quando le cuginette, fanatiche dello sci, decidono comunque di appendere momentaneamente le racchette al chiodo per spupazzarsi il cucciolo; lui è stra-felice, insieme si rotolano nella neve, creano improponibili costruzioni (tavolo, sedie, divano) in ghiaccio; in due parole, si divertono...

E' la mamma che desta preoccupazioni: l'altitudine la disturba, decide di scendere "a valle"; prima, però, si assicura che al pistacchio stia bene rimanere con papà. A lui sta bene, ma ciò non toglie che, la sera, avrò ripercussioni ("mi hai lasciata tornare da sola...").

Il giorno dopo... bob! Discese insieme, ci siamo divertiti.
Ho prenotato anche una lezione di sci ma, nella notte, sale la febbre (38,8°) quindi scappiamo a casa, con un giorno di anticipo. Pazienza, ci rifaremo...

mercoledì 5 gennaio 2011

Cenone di S. Silvestro...

Fin dal 15 dicembre, "passando" per il S. Natale trascorso al Pronto Soccorso, ho trascorso il tempo dribblando antibiotici e fermenti lattici, antistaminici e aerosol.
Pensavo di aver vinto io, invece... dò i numeri: il 31 ero a 39°, cotto duro!
Salta il cenone con gli amici: minestrina... bleah! Manco l'ho finita tutta, stavo troppo male.
Ma il 2 devo portare il pistacchio in montagna (lui ormai sembra stare bene), è eccitato dall'idea, là troverà le cuginette, è incontenibile.... Non posso mollare!
Ci "dò dentro" con la medicina istituzionale (tachipiririna & C.) e quella, tradizionale, delle nonne (sulfumigi, olio 31, latte & cognac, latte e miele... una pastrugnata improponibile!!!), la febbre si abbassa e partiamo comunque per la montagna.
Non sono "al massimo" ma per il pistacchio questo e altro. Sono sicuro, ne varrà la pena...