Oggi, 17 maggio 2015,
“festeggio” il mio primo anno da single, nel mio bilocale che
inizialmente definivo “misero” ma che sto iniziando a vivere e ad
apprezzare – è mio!
Io, “a-sportivo” per
definizione, ho festeggiato l'evento sudando come un maiale ai
giardinetti, giocando a calcio con Pheara.
Per me, la soluzione di
tutti i problemi dell'Italia sta negli stadi: ovvìa, dategli 22
palloni! ...'osì la smettono di litigare (e di pretendere ingaggi da
favola, che potrebbero risanare il debito pubblico e sbeffeggiare il
PIL). Il calcio l'è una solenne porcheria!
Invece, oggi ho sudato
col Pistacchio, sul campetto ai giardinetti; ammetto che è stato
piacevole.
Un anno:
è successo di tutto;
casa nuova,
tatuaggio nuovo,
scuola di tango argentino,
rivisitazione
dell'armadio,
rivisitazione alimentare
(ho “preso” 3 kg, nell'ultimo mese),
bicicletta,
due acquari (gamberetti da
una parte e rane dall'altra – 'sto cacchio di piccolo khmer!),
niente più lettone,
eccetera.
La maggior parte della
mia vita ruota intorno al Pistacchio – siamo sempre più complici,
vivendo i fine settimana insieme, e non ci vuole molta fantasia a
immaginare come sia il nostro bilocale... due maschi insieme
riescono a generare un caos che priva di qualunque significato la
teoria del big bang:
siamo pura entropia.
Sono anche riuscito a
innamorarmi (càpita... ma fortunatamente è cosa unilaterale),
malgrado le prime lezioni di tango sia stato costretto a ballare col
maestro... no, non cambio tendenza!
Un anno: 365
giorni di lavatrici (almeno due a settimana... ma che zozzone, 'sto
figlio!), di lavandini stracolmi (la lavapiatti non ci sta proprio),
di corse al supermercato, di dimenticanze e di acquisti sbagliati.
Ma, soprattutto, di fine
settimana vissuti col Pistacchio.
Se devo tirare una
conclusione, faccio fatica e sono stanco; incomincio con gli
acciacchi dell'età; le visite mediche si susseguono e si
auto-alimentano; mi manca una “controparte”; il lavoro è uno
schifo... ma sono felice.
...chissà perché? ;-)