giovedì 27 ottobre 2011

Cosa ne penso del Pistacchio?

Infame. Mio figlio è un infame.


La mattina, al risveglio, necessita la presenza della mamma.

Parimenti, la sera (salvo eccezioni motivate, ma tra un po' le vorrà in carta bollata... ) si addorma solo con la mamma - e la mamma si addorma con lui...

Ma di giorno...

L'infame reclina la testa da un lato, spalanca gli occhioni con aria triste e … “papà”, rallentando la prima sillaba e strascicando la seconda (bell'esercizio di fonetica, provateci). Vuole qualcosa e sa che, con questo atteggiamento, facilmente la ottiene.


Retaggio da “istituto”? Desiderio di conquistare la famiglia? Oppure endemico atteggiamento khmer???

Non lo saprò mai, però mi frega... e cedo.

Al che il Pistacchio ride, felice...

Per fortuna la mamma non legge questo blog, altrimenti chiederebbe la separazione con addebito, per abbandono del tetto coniugale. Abbandono “cerebrale”, perché il Pistacchio ha il potere di mandarmi fuori... di testa, intendo. A volte faccio il burbero, minaccio punizioni, ma alla fine le ha tutte vinte lui, il fetente,

Una per tutte; se mi lamento per il mal di schiena, a distanza di ore mi ricorda che devo fare ginnastica. Che tenero, no?

NO! Lo fa perché cosi, dopo, può utilizzarmi come palestra di arrampicata! Infame...

E se la ride... quindi mi va bene (bischero io...)


Non fate come me, non fatevi fregare...



martedì 4 ottobre 2011

Cronache “augustine” - parte 3^ - Rimini


La “location” non è certo stata scelta per il mare... anche il Pistacchio l'ha “provato” e ne è rimasto deluso: va bene che era calmo, ma come si può sopportare l'acqua (torbida...) fino al polpaccio per decine di metri? E parliamo del polpaccio di un ranocchio che supera a malapena il metro (giusto quanto basta per pagare il biglietto dell'autobus, a Rimini...: glob!)

No-no-no: meglio passare la giornata in Fiera, al Meeting (vero motivo di questa incursione romagnola); devo dire che, malgrado qualche perplessità, è andata bene (anche se abbiamo passato la maggior parte del tempo nell'organizzatissima “Piazza dei Bambini”)


Al suo primo ingresso in Fiera, il Pistacchio si è (clamorosamente ma ovviamente) “accozzato” a noi: un turbinìo di gente, suoni, rumori... altro che le calme e relativamente silenti calette croate!


La tecnica è semplice, basta una biro: sul braccio destro il numero di cellulare di papà e su quello sinistro quello di mamma (operazione da ripetere tutti i giorni, dopo la doccia); breve spiegazione: se ti perdi, ferma qualcuno e chiedi di telefonare.

“Ah, ho capito!”, dichiara il piccolo khmer. E scompare nella folla...pur mantenendo una distanza di sicurezza, ovviamente.