sabato 11 aprile 2020

Hashtag e Padreterno



Bello.
Sono entrato in chiesa, qualche giorno fa.
Ovviamente deserta.
Mi sono soffermato qualche istante.
Davanti all'altare, il parroco
(con trascorsi missionari)
ha posato alcuno tappeti.
Forse etnici.
Colorati.
Posati
con liturgica delicatezza.
Di lato,
ai piedi del Crocifisso,
un drappo in iuta
con sopra alcuni oggetti
iconici per questo periodo
(intendo in senso liturgico)
e alcuni “tegolini”,
uno per ognuna delle domeniche di Quaresima
con indicato il relativo personaggio-chiave.
Come avrebbero fatto i ragazzi dell'Oratorio,
in altro periodo
(storico, stavolta).
Mi ha riempito il cuore.

Al nostro doveroso
#iorestoacasa!
Dio ci risponde
#ioinveceno!



giovedì 2 aprile 2020

"Coronavirus" anch'io


Italiani.
Popolo unito, coeso. Sempre.
Italiani.
Popolo unito, anche in questo casino pandemico.
Siamo tutti uniti – nei flash mob sul balcone.
Siamo tutti uniti – nelle code per entrare al supermercato, ordinate e nel rispetto del metro di distanza... che manco li Londinesi a la fermata der bus!

Siamo tutti uniti anche dal fatto di appartenere tutti (ma proprio tutti, eh?) alla categoria che più sta risentendo della situazione. Tutte le ConfQualcosa e le AssoQualcosaltro lo affermano, con inserzioni sui quotidiani e lettere aperte ai politici.


E... no, non proprio tutti.
C'è una categoria, silente, che copre probabilmente il 5% della popolazione: il genitore separato.
Più specificamente, quello presso il quale il figlio non vive.
Tipicamente, il padre.

Pater separatus – spesso bancomathiensis.
Nessuno (o quasi) ne parla, nessuno pensa all'impossibilità o quasi di vedere il proprio figlio in questo periodo. Ho visto soltanto un trafiletto, su Italia Oggi, il 20/03.
Quando il figlio abita con l'ex coniuge in altro Comune, se non addirittura altra Regione, vederlo è impresa ardua.
E' vero che sul sito del Governo si trova una FAQ che consentelo spostamento... per raggiungere in figlio presso l'altro genitore” – ma è ben nascosta, piuttosto vaga e poco nota. E metterla in atto è forse anche rischioso.

Morale: quasi un mese che non vedo il mio Pistacchio. Lui in Piemonte, io il Lombardia.
Tra l'altro, due tra le Regioni con i Governatori maggiormente agguerriti.
Che culo, eh?


...e non parlatemi di video-call o altre amenità del genere: riuscire a strappare a un adolescente una telefonata (telefonata? Tre “si”, due “no” qualche “boh” e un “ciao” a conclusione di 45 / 50 secondi: è una telefonata?) ogni due giorni è già un successo!


Passerà.
Come disse Guareschi in campo di concentramento. “Non muoio neanche se mi ammazzano!”

(Si, lo so, c'entra poco e niente – ma mi piace...)