venerdì 8 luglio 2011

Mamma di pancia... e papà?

Domenica scorsa, dopo messa, il pistacchio (4 anni e mezzo abbondanti, ormai!) familiarizza e gioca con un serpentello di 5 anni e mezzo e una piccola vipera di 7 che approfittano della superiorità anagrafica e numerica vessandolo abbondantemente. Ma il pistacchio si diverte comunque, non mi sembra il caso di intervenire.

Ad un certo punto, il piccolo cobra mi chiede: “Ma è tuo figlio?”

Confermo, senza esitare.

“Eppure non ti assomiglia e la pelle è di un altro colore...”

Anche qui non esito: “Beh, è nato in Cambogia”

Lui cinico infierisce “Ma allora ha un altro papà?”

Incomincio a barcollare mentalmente, penso che Erode meriterebbe una statua... “Beh... no... cioè si... no... io sono...” (vado a frugare nei ricordi dei colloqui con Ente e Servizi) “...sono il suo papà di cuore!” Banale ed inverosimile... Sgrunt!

Interviene la vipera, in uno sprazzo di umanità: “Anche in classe mia ci sono due bambini adottati!”

“Ecco, brava, si chiama adozione!”, esclamo, e mollo il micro-crotalo con le sue domande. Mentalmente, gli rifilo un calcione sugli stinchi (non è corretto, lo so... ma che soddisfazione!!)


Messo all'angolo da un pistoletti di 5,5 anni e salvato da un pischerla di 7!

Ci hanno rivoltati come calzini, ci hanno squassati, ci hanno obbligati a “elaborare il lutto” (ma quale???) ci hanno bombardati insegnandoci concetti tipo “mamma di cuore” e “mamma di pancia”.

Si, ma... e i papà?

“Papà di cuore” ci sta dentro, direi, ma l'equazione mi porta a... “papà di pisello”!!!!

Non mi pare il caso....