sabato 28 agosto 2021

Vaccino 5G

 Sono sicuro, quando mi hanno fatto il vaccino anti-covid mi hanno iniettatto un microchip.
Ieri, in autostrada... quello dietro mi "fa i fari" e io, sportivamente, gli mostro il dito medio fuori dal finestrino.
In quel momento, ho sentito Radio Montecarlo... Con l'autoradio spenta...

sabato 11 aprile 2020

Hashtag e Padreterno



Bello.
Sono entrato in chiesa, qualche giorno fa.
Ovviamente deserta.
Mi sono soffermato qualche istante.
Davanti all'altare, il parroco
(con trascorsi missionari)
ha posato alcuno tappeti.
Forse etnici.
Colorati.
Posati
con liturgica delicatezza.
Di lato,
ai piedi del Crocifisso,
un drappo in iuta
con sopra alcuni oggetti
iconici per questo periodo
(intendo in senso liturgico)
e alcuni “tegolini”,
uno per ognuna delle domeniche di Quaresima
con indicato il relativo personaggio-chiave.
Come avrebbero fatto i ragazzi dell'Oratorio,
in altro periodo
(storico, stavolta).
Mi ha riempito il cuore.

Al nostro doveroso
#iorestoacasa!
Dio ci risponde
#ioinveceno!



giovedì 2 aprile 2020

"Coronavirus" anch'io


Italiani.
Popolo unito, coeso. Sempre.
Italiani.
Popolo unito, anche in questo casino pandemico.
Siamo tutti uniti – nei flash mob sul balcone.
Siamo tutti uniti – nelle code per entrare al supermercato, ordinate e nel rispetto del metro di distanza... che manco li Londinesi a la fermata der bus!

Siamo tutti uniti anche dal fatto di appartenere tutti (ma proprio tutti, eh?) alla categoria che più sta risentendo della situazione. Tutte le ConfQualcosa e le AssoQualcosaltro lo affermano, con inserzioni sui quotidiani e lettere aperte ai politici.


E... no, non proprio tutti.
C'è una categoria, silente, che copre probabilmente il 5% della popolazione: il genitore separato.
Più specificamente, quello presso il quale il figlio non vive.
Tipicamente, il padre.

Pater separatus – spesso bancomathiensis.
Nessuno (o quasi) ne parla, nessuno pensa all'impossibilità o quasi di vedere il proprio figlio in questo periodo. Ho visto soltanto un trafiletto, su Italia Oggi, il 20/03.
Quando il figlio abita con l'ex coniuge in altro Comune, se non addirittura altra Regione, vederlo è impresa ardua.
E' vero che sul sito del Governo si trova una FAQ che consentelo spostamento... per raggiungere in figlio presso l'altro genitore” – ma è ben nascosta, piuttosto vaga e poco nota. E metterla in atto è forse anche rischioso.

Morale: quasi un mese che non vedo il mio Pistacchio. Lui in Piemonte, io il Lombardia.
Tra l'altro, due tra le Regioni con i Governatori maggiormente agguerriti.
Che culo, eh?


...e non parlatemi di video-call o altre amenità del genere: riuscire a strappare a un adolescente una telefonata (telefonata? Tre “si”, due “no” qualche “boh” e un “ciao” a conclusione di 45 / 50 secondi: è una telefonata?) ogni due giorni è già un successo!


Passerà.
Come disse Guareschi in campo di concentramento. “Non muoio neanche se mi ammazzano!”

(Si, lo so, c'entra poco e niente – ma mi piace...)



lunedì 16 dicembre 2019

Soluzione all'italiana, perché no?

Brutalmente riportato da:


Ero distratto e quasi cado dalla sedia: “125 Mld per il Fondo Salva Stadi...
Sapevo esserci problemi con lo stadio di Milano, ma questo mi sembrava un po' eccessivo!
Poi ho visto che stava parlando la Meloni... Ahh: “Stati”!
Non che una consonante abbia migliorato, eh?
Ma ora non si parla d'altro, mi sono ascoltato gli interventi di tutti i politici sull'argomento (beh, proprio tutti no: mi sono perso i due migliori: Aldo, Giovanni e Giacomo e Checco Zalone).
Non è una bella situazione, insomma; sono un bel po' di vaìni – soprattutto a fronte di una litigatissima manovra da 30 Mld. Ma perché farne un dramma? Si potrebbero salvare capra e cavoli all'italiana, considerando il Fondo alla stregua di una delle Grandi Opere nostrane: “Ehh, vabbé, tieniti 'sti 100 Mld!”
Dice: “Ma non erano 125?”
Si... però... sai... noi italiani c'abbiamo 'sta abitudine!
Contenti tutti: Fondo pagato (anche se mi pare sia un po' come obbligare uno a pagare la RCA anche se non ha non solo la macchina ma nemmeno la patente), manovra di bilancio ridotta del 75% (magna-magna cum laude, bacio accademico e tripudio degl'Italiani), niente tassa sulle bollicine né sulla plastica (ma qui Greta s'incazza un po'...), Salvini e Di Maio a cena con Zingaretti e Renzi (segue scopetta), il Governo regge e la Raggi governa.

(qualcuno potrebbe obiettare: 75% di 30 = 22,5 che più i 100 al Fondo fa 122,5: e i 2,5 Mld che mancano? E già, bravo! E cosa si giocano, a scopetta? La Valletta, pardòn: la villetta di Renzi?)


sabato 12 ottobre 2019

Punti di vista...


Ieri sono andato in banca, ho chiesto un prestito di 10.000 euro.
- Che garanzia offre?
- Il mese prossimo vincerò al Superenalotto.
Mi hanno riso in faccia...

Il Governo promette che non aumenterà l'IVA,
- Dove troverete i soldi?
- Faremo emergere 7 mld di “nero”.
Applausi.

C'è qualcosa che mi sfugge?


sabato 17 agosto 2019

Razzismo??? 😕


Razzismo e adozione vanno a braccetto.
O, meglio, così si vuole che sia – anche se personalmente non vedo alcun legame (ignoranza a parte).
Apostrofare un'adolescente con un colorito (è il caso di dirlo...) “negra di m...” non ha nulla a che fare con l'adozione; lo stronzo di turno (che con quell'adolescente condivide solo il colore – non certo il genoma, come citerò più oltre) non ha detto “adottata di m...”!

Eppure, il fatto è finito sui giornali, in maniera esplicitamente e sfacciatamente “bipolare”.
E sono certo che nessun peso abbia avuto il fatto che la mamma sia un assessore M5S...
Rectius: nessun peso per la mamma (che mamma è e mamma rimane – fortunatamente). Ma siamo sicuri che la giornalista de Il Messaggero non abbia voluto cogliere una succulenta occasione riconducibile ai tristi fatti di questi giorni (e non solo, ma in questi giorni il problema barconi è vergognosamente sfruttato a fini politici più che mai)?

Eppoi, esiste anche un razzismo inverso, a contrariis, le mie amiche cambo-mamme direbberoនៅលើផ្ទុយមកវិញ
Ho conosciuto (e ahimè conosco tuttora) una mamma che, in fase preadottiva, non pose limiti alla quantità di melanina – anzi, cito;“più è colorato [sic!] meglio è!”. Come definireste tale atteggiamento?

Eppoi (ancora?), Albert Einstein (avete presente? T-shirt con la linguaccia che manco i Rolling Stones, E=mc², la teoria della relatività – che tutti citano ma ben pochi conoscono, eccetera) giunto negli USA nel 1933 compilò il modulo per l'immigrazione e, alla domanda “razza” scrisse umana (fonte: Paola Strocchio, mamma incidentalmente [ma mica troppo...] adottiva ancor prima che scrittrice – e le due cose convivono perfettamente nel suo “Stupidario sull'Adozione”, non nuovo nei contenuti ma brillantemente esposto – ed. BradipoLibri – e... no, non ho alcuna percentuale sulle royalties).

Eppoi (dài, adesso basta!), “razza” ha ben altro significato.
Focus è una rivista scientifica – divulgativa ma scientifica. Più che credibile – perlomeno, nella stramaggioranza dei casi.
Ed è lì che leggo che

il termine razza non è scientifico: gli uomini non sono stati isolati geograficamente abbastanza a lungo da creare varietà genetiche distinte

E più oltre:

Mentre la comunità scientifica dibatteva sul nulla, l’idea di “razza” era già diventata il più potente motore della nuova economia coloniale. Il trattamento riservato alle popolazioni africane deportate negli Stati Uniti per ridurle in schiavitù, per esempio, era la diretta conseguenza della loro appartenenza a un’altra razza, considerata intellettualmente inferiore. Nel XVIII secolo, intellettuali di tutto il mondo si appellarono alla cosiddetta scala naturae, l’ordine naturale (gerarchico) di tutte le specie viventi, e collocarono le popolazioni africane un gradino sotto la nostra.

E anche:

Oggi che conosciamo bene il nostro Dna ci rendiamo conto che le nostre differenze non sono nient’altro che sfumature, in termini genetici. A separarci dagli altri esseri umani c’è una percentuale minima del genoma: in media, ogni uomo è biochimicamente simile a ogni altro uomo sul pianeta per il 99,5%


Per chi volesse per un attimo abbandonale la più amena Settimana Enigmistica, il testo dell'articolo (completo, interessante e approfondito, ancorché un po' palloso, alla fin fine) si trova in https://www.focus.it/scienza/scienze/si-puo-parlare-di-razze-umane

PS: e se l'adolescente di cui sopra fosse stata russa? E i figli nati da matrimoni c.d. “misti” (e qui sono scivolato anche io, lo ammetto)?



giovedì 15 agosto 2019

L'italiano, questo (s)conosciuto... - Lezione 2

Ok, lo ammetto: questo post l'ho già pubblicato slla mia pagina "professionale" di FB ma... sì, ecco... beh, insomma: mi piaceva e ho deciso di metterlo anche qui! (e se non lo avessi spudoratamente ammesso, non se ne sarebbe accorto nessuno... 😜)


Tasse versus imposte


Che lo faccia l'Uomo della Strada, il Cittadino, il Padre di Famiglia che fatica a insieme il pranzo con la cena (o, se più fortunato, la settimana bianca con la quindicina estiva in villaggio ”tuttincluso” ai Caraibi) – beh, ci sta anche.

...ma che lo facciano giornalisti, massmediologi e politici (premier, vice-premier e ministri dell'economia inclusi) anche no.

Sarà colpa della mia formazione classica, in virtù della quale cerco (perlomeno) di utilizzare appropriatamente i numerosi vocaboli della nostra lingua.
Sarà la successiva (ed attuale – nonché continua) formazione fiscal-economica...

Insomma, quando chi dovrebbe mostrare padronanza della lingua italiana o chi ci governa non si accontenta di scivolare su congiuntivi e condizionali (che, ammettiamolo, non saranno facilissimi... però, suvvia: un minimo di impegno!) ma dimostra di non avere le idee molto chiare sulla differenza tra “imposte” e “tasse”, a me mi (rafforzativo, quindi lecito) girano gli zebedei.
Eppure non è così difficile.

Ad uso e consumo di chiunque sia arrivato a queste righe, per qualsivoglia motivo (tragico errore, mera casualità, drammatica consapevolezza o altro) dedico:

TASSA = tributo pagato allo Stato o ad altro Ente Pubblico dai privati cittadini per usufruire di particolari servizi chiaramente identificabili (tasse scolastiche, tassa smaltimento rifiuti, tassa occupazione suolo pubblico eccetera)

IMPOSTA = tributo c.s., ma dovuto in rapporto alla propria capacità contributiva – al proprio reddito – a quello che guadagnano. Senza alcuno specifico servizio correlato, ma necessario al finanziamento di servizi generali (due esempi per tutti: VVFF e, ahimè, stipendi e vitalizi dei succitati politici... Oops! Che sia questa seconda la causa dell'evasione fiscale?)


Un sentito ringraziamento al prof. Raffaello Lupi che, anche se non lo saprà mai, mi ha fulminato con la sua lineare spiegazione di tale differenza (“Diritto Tributario” - Parte generale e Parte Speciale) – nonché a mio padre che, con il suo solito entusiasmo, me ne ha fortunatamente imposto la lettura.