Come si chiama... “papite”?
Ieri pomeriggio, ha espresso il desiderio di andare ai giardinetti; con papà.
Credo non sia mai successo, prima... monopattino e via! Sfidando un vento gelido che ha messo a dura prova il mio malconcio fisico, assestato su 37.8° da una settimana. Ma come negarsi al Pistacchio?
E come negarsi a quegli ultimi faticosissimi 10 minuti, durante i quali ha voluto giocare a calcio con me (notoriamente negato e avverso al calcio)? S'è fatto anche questo, e pure di gusto!
Oggi, riunione di lavoro improvvisa, fuori Milano.
Alle 19.45 telefono a casa, dico che sto rientrando.
Il Pistacchio mi vuole parlare; non singhiozza, ma la voce è “rotta”, mi dice che gli manco, mi chiede dove sono e quando torno.
Il risultato è quantomeno deleterio: incurante degli autovelox che abbondano sulla MI-CO, sono a casa in circa mezz'ora.
Mi salta addosso e mi abbraccia, sghignazzando mi dice che senza il mio controllo hanno fatto quello che volevano ma poi mi bacia e mi dice che gli sono mancato, mangiare senza di me non gli è piaciuto.
Mi squaglio... che altro posso fare?
Vediamo cosa mi attende, domani!