giovedì 8 settembre 2011

Cronache “augustine” - parte 2^ - Liguria

Dopo la Croazia, un “fermo tecnico” a Milano di un paio di giorni (per la mamma: visita specialistica, lastre ed esami del sangue, il tutto in tempo record!).

Quindi si riparte per Varazze; stavolta la nonna non c'è: preferisce affrontare un ferragosto milanese (esperienza che – mi dirà poi – non intende ripetere) ma lasciarci soli.


...il mare non regge il confronto!

Poche onde, ma che creano un po' di schiuma: al Pistacchio non piace, ci mette un paio di giorni a entrare in mare (adeguatamente protetto: braccioli, ciambella e cuscinetto... il gonfiabile è invece rimasto a Milano: o lui, o i bagagli! Mica posso gonfiarlo tutti i giorni, cayyo!).


Emerge però la sua origine khmer...

Qui, la storia potrebbe essere lunga, ma è indispensabile una descrizione del campo.

La nostra casetta al mare ha tre possibilità di ingresso: quello “ufficiale”, in sala; porta-finestra in cucina; porta-finestra in cameretta del Pistacchio.

Sul retro delle tre stanze, un corridoio che le unisce.

Ovviamente, il Pistacchio gode come un riccio nell'entrare e uscire dalle diverse aperture.

Per inciso, tra sala e cucina abbiamo creato un “passa-vivande” ad arco.

Una sera, il Pistacchio era particolarmente “in vena” e, dopo una serie di attacchi esterni (cioé sul piazzale antistante) mi coinvolge in un attacco alla mamma: entra in soggiorno e – in puro spirito guerrigliero – si appiccica di schiena al muro... striscia fino al passa-vivande e si abbassa... Mi aspettavo che saltasse fuori Robin Williams al grido di “Good Morning Vietnàm!”, ma non è successo; per contro, alla mamma è venuto un coccolone per l'improvviso attacco.

Nel complesso, 10 giorni relativamente normali (ammesso che si possa definire “normale” la prima vacanza col proprio figlio di quasi 5 anni...).


"Vale" sempre il concetto di innaffiare i geranei... ;-)



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