lunedì 6 aprile 2015

Buona cena!

Cose che capitano, prima o poi...

Il Pistacchio ha espresso il desiderio, per la cena di stasera, di panini alla piastra.
Ok. Ci sta. Cosa apparentemente semplice, con buona pace del nostro kuokokmer-kalabrobarese.
Ma il Pistacchio mi vuole aiutare, già indossa il grembiule... e in una cucina 200 x 130 in due ci si muove malamente; peccato, sarebbe cosa – eventualmente e non certo con mio figlio – piuttosto romantica. Mi viene anche in mente il potenziale soggetto... Hahaha! (C'è poco da ridere, invece... sono ancora lì con le mollette per il bucato in mano... chiaro, no?)

Poi, apro il frigo... e l'Esselunga è ovviamente chiusa.

Il primo panino è a base di luganega e mortadella (come abbinamento non mi sembra il massimo...) con scagliette di parmigiano.
Segue un “mortadella ai tre formaggi” (gli avanzi del frigo quelli sono!) e a finire un pietoso “tre formaggi”. Rigorosamente stagionati.

Danno:
  • le due piastre della bistecchiera - ovvio
  • la padella per la luganega
  • quattro piatti piani - quattro???
  • un piattino
  • 4 forchette
  • 5 coltelli.
...per tre panini, non male, direi! E a volte mi va pure peggio.

Ovviamente, tutta roba che si è andata a collocare nel mio microlavello sovrapponendosi - con una precisione da Cirque du Soleil - alla tazza del latte della colazione e ai piatti del pranzo; una sfida alle leggi della fisica (ma noi cambo-genitori siamo capaci di tutto, imprevedibili e inarrestabili, no?).

Non esistono corsi di micro-economia domestica, dove si insegni al padre single che, se si cena in due (col figlio, intendo... ahimè!) dovrebbero bastare due piatti?
Organizzateli, ci vado subito!
...ma non il mercoledì, mi raccomando: vado a
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Tardes!




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