domenica 26 dicembre 2010

Cronache natalizie


E' il primo Natale col Pistacchio, da giorni sto cercando di spiegargli la storia di Gesù Bambino e del perché porta i regali ai bimbi, facendosi aiutare da Babbo Natale (io la vedo così, nun me rumpete!)


Il 24 sera riesco ad allettarlo presto, nel suo lettino: che sia Gesù Bambino o Babbo Natale, nessuno lo deve vedere!!!


Passo la serata a montare giochi e inserire pile (rigorosamente ricaricabili), è quasi mezzanotte quando raggiungo il letto... Per la cronaca, il 67% della popolazione è malato, con febbre e raffreddore; il restante 33% (io...) deve gestire Interni ed Esteri (cioè i regali della nonna.... da montare e dotare di pile.... cheppalle!!!)


Arriva il 25...


ore 07.00 il pistacchio si sveglia e, per la prima volta, chiama “papà”, ma papà non sente; è quindi la mamma che si gode lo sguardo stupito di quanto Gesù Bambino ha portato...

Il regalo preferito è la batteria (la nonna...), quindi papà si sveglia subito.


ore 07.30 la “conta” dei regali è finita, perché non tornare a letto per un'oretta almeno?

La mamma non riesce a bere il caffé, non sta bene...


ore 08.00 la mamma si lamenta, non riesce a respirare, prova la temperatura con due diversi termometri: 34°, un po' poco, no?


ore 08.40 Telefonata alla Guardia Medica che sentenzia: polmonite, subito al Pronto Soccorso, fare lastra ed ECG.


ore 09.20 chiamati, arrivano i paramedici del 118; non hanno un termometro (giuro!) ma secondo loro i 34° sono “farlocchi”. Cambiare i termometri, quelli elettronici fregano.

Comunque, ambulanza fino al Pronto Soccorso.


ore 12.00 circa “rilascio” dal PS; le hanno dato le “goccioline della felicità” (oppiacei legali? Domani le compro anche per me!!!) perché impanicata, le hanno fatto un aerosol e l'hanno rimandata a casa.


ore 12.45 Mentre eravamo al PS, la nonna ha gestito il pistacchio; ora, devo portarla dai parenti per il programmato pranzo (ha cucinato parecchio....), lascio mamma e figlio con una promessa: rientro in un paio d'ore.


ore 14.15 sono sulla via del ritorno, praticamente sotto casa; squilla il cellulare, è Maria: “Lo dobbiamo portare al PS, ha male alle orecchie”; sottofondo, il pianto del pistacchio; pianto, non capriccio: è inusuale... e preoccupante.


ore 14.30 siamo al PS per bambini, il Buzzi, dove (si dice...) si entra con l'influenza e si esce con la bronchite....vabbé....

Il pistacchio è mogio, mi intristisce...

Perlomeno, ho trovato parcheggio subito... è Natale, no???


ore 19.00 tralascio quello che è successo nelle ore... la sala di attesa di un PS pediatrico è indescrivibile, ringrazio Dio per i 3 anni “abbuonati”: urla, strilli, pianti... di tutto! Siamo sicuri che Erode si sbagliasse???

Anche la temperatura è incredibile, penso superi i 25°, senza macchinette distributrici di bevande.... ci si scioglie.

Visita, lastra, seconda visita.

Esito: otite e bronchite, un piano farmacologico articolato che si deve incastrare con quello della mamma; gestire il tutto non è facile, mi viene voglia di buttare tutte le medicine nel Bimby, frullare e somministrare a caso....


...che bello, il primo Natale di mio figlio!

Se l'anno prossimo vuole sparare alle renne, come biasimarlo???


L'unica certezza: finché non mi ammalo io, si sopravvive.

Il mio segreto per non ammalarmi? Non provare la febbre!!!


In questo modo, oggi ho potuto andare in farmacia per tutte le terapie prescritte, a piedi e sotto il nevischio... ma il termometro non lo prendo in mano, non posso!!!


...voglio torna' 'n Camboggia!!!




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