sabato 18 luglio 2015

Scemenze e dintorni. Venerdì 17...


Scrivere su un blog può essere divertente e liberatorio.

Dopo mesi, il pargolo è stato cooptato dalla madre per l'intero fine settimana.
Mi manca.
Il bilocale è normalmente vuoto durante i giorni lavorativi ma è come se vivesse nell'attesa di essere riempito, invaso durante i fine-settimana.
Stavolta non è così.

Scrivere su un blog può essere divertente e liberatorio.

Tuttavia, un dialogo diretto è – in certe occasioni – più efficace.
Ma se uno si ritrova a fare scempiaggini, più o meno involontariamente, riuscendo a distruggere (mi auguro in maniera non irreversibile, ma al momento distrutto è) un rapporto che era forte aiuto nei momenti di sconforto... Beh, chi è causa del suo mal pianga se stesso.

Un'istintività, una superficialità, una improvvisa e incontenibile (e ahimè incontenuta) esuberanza fuori luogo mi riportano ad essere alla tastiera anziché al telefono. Come è accaduto, come avrei preferito.
Più economico, forse, ma...

Non mi spiace aggiornare – di tanto in tanto – questo spazio. Ma lo vorrei più leggero.

Pazienza. Mi auto-conforto: se sei umano, le cazzate le fai.
E ne paghi amaramente le conseguenze.

E libero ti sfoghi.
Perché sai
che chi ti ha involontariamente condotto a fare una scempiaggine
qui” non entra.
Anche questo è aspetto liberatorio.
Forse un pochino schizofrenico?
Mah, ne parlerò con la mia Psico – se continua ad avere voglia di supportarmi...


Ultimamente, le cazzate si susseguono. Sarà colpa del caldo...
Qualcuna ha però esiti inspiegabilmente positivi, altre decisamente no.

Scrivere su un blog può essere divertente e liberatorio.

Intanto però sono qui, a guardare il telefono; come se potessi imporgli di squillare.
In attesa di una telefonata o un messaggio che, già so, non arriverà.
Ma ho promesso di non sollecitare. Cretinetti....

Quasi quasi mollo tutto,
mi guardo tranquillamente
Amici Miei”
poi vado in Stazione Centrale
e prendo a ceffoni chi sta partendo.
Grande idea!

Nel frattempo, medito lucidamente sull'ennesima futura scemenza. Ponderata, non istintiva, ma scemenza comunque. Con la speranza di rattoppare là dove ho fatto danno. Senza certezza di riuscirvi, anzi estremamente a rischio.
…e mi rodo.
La tentazione di rompere il silenzio che mi sono imposto (e che la personaggia si merita, dato il mio scorretto atteggiamento) è comunque tentazione forte.
Resisto, e buonanotte.

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