domenica 1 agosto 2010

L'incontro

Notte insonne, sindrome "da incontro"...
Sveglia alle 6:00, partenza alle 7:30. La città è già caotica, scooter stracarichi (il massimo avvistato è 4 passeggeri...) sfrecciano ovunque, anche in contromano, ma il nostro autista non si agita.
Fuori città, invece, i sorpassi azzardati si sprecano, preceduti da sonore strombazzate. Non posso fare a meno di notare che il centro del volante - in corrispondenza del clacson - è più consumato.

Passano 4 ore circa, durante le quali la tensione scema via via, lasciando il posto ad una quieta serenità.

Durante il viaggio la nostra referente cambogiana, dopo l'ennesima telefonata, ci comunica che Pheara ci sta aspettando!!

Arriviamo in istituto, da un gruppo di marmocchi di varie età, tutti in t-shirt o comunque vestiti da gioco, si stacca un pistacchietto in camicia bianca che, titubante, si avvicina. Non molto convinto, forse, ma si avvicina e si lascia abbracciare da Maria: ok, la sua scelta è fatta!
Entriamo nella sua camerata, attorniati dai bimbi; dopo un pò di moine (prevalentemente tra Maria e Pheara, io stavo un pò in disparte), tiro fuori un sacchetto di palle di gomma leggere (tipo "angolo bimbi" Ikea), faccio il brillante tentando un pò di giocoleria ma sono fuori allenamento e le palle troppo leggere: i bimbi si scompisciano, tranne uno che prende tre palle e si esibisce in numeri che io manco mi sogno!
E' l'inizio: scoppia la guerra delle palline, un misto di giocoleria, calcio, basket e tiro al pupazzo!

Per un'oretta va avanti così, poi è il momento di ripartire. Ed è qui che esplode la nostra crisi; la maman, con le lacrime agli occhi, saluta per l'ultima volta il suo cucciolo, le bimbe più grandicelle stanno in disparte con i lucciconi agli occhi mentre i coetanei maschi, già rimasti in disparte per tutto il tempo, si atteggiano a duri ma l'occhio è triste.
I più piccoli smettono di ridere, le palline (fino a pochi istanti prima ambite prede) rimangono sul pavimento.

Quella forte emozione che mi attendevo al primo sguardo non c'è stata, sostituita da una incredibile naturalezza e perfidamente rimpiazzata da un'angoscia che non mi aspettavo. Sono riuscito a mitigarla, almeno in parte, all'ultimo istante, prima di salire definitivamente in macchina, mostrando e insegnando al "fenomeno" della giocoleria il trucchetto dell'indice che si stacca. Quando la macchina si muove, tutti fanno "ciao-ciao" con la manina, un mezzo sorriso e l'occhio ancora lucido; lui mi fa vedere l'indice che si stacca!

Il rientro è tranquillo, sempre più Pheara si relaziona con Maria fino a riuscire a guardarla negli occhi; me, mi tiene d'occhio di nascosto, mi guarda di sottecchi.
Passa il tempo guardandosi intorno: è solo la seconda volta che esce dall'istituto.
Scoppia un temporale e il cucciolo si addormenta, giusto in tempo per evitare la vista dell'esito di un incidente: due corpi riversi sulla strada, immobili... non sappiamo cosa sia loro successo ma non è stato un bello spettacolo.

Arriviamo in città, è già buio: guarda rapito le luci della sua prima uscita "by night".

Arriviamo in camera d'albergo. La prima doccia non vuole togliere i pantaloncini: che problema c'è? A metà doccia vince Maria.

Prova i vari vestitini e la mia sciarpa verde: gli piace!

Scendiamo una decina di minuti nella hall ma vuole subito risalire (si fa capire bene...). Io vorrei finire la sigaretta ma non posso, devo salire anch'io: sono stato promosso? Vedremo...

E' ordinato, pulito, abbastanza obbediente: sono le 22:30 e ha fatto la doccia, mangiato in maniera composta e si è addormentato senza il minimo capriccio.

Domani, la cerimonia che lo "ufficializzerà" nostro figlio...

3 commenti:

  1. Post così, senza preavviso...e se avevo finito la scorta di kleenex? ;-)

    Buona vita famigliabbì!

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  2. grandiiiiii.......direi che scrivi come un vero scrittore (complimenti)...congratulazioni .....un abbraccio forte a tutti e tre ....e attenzione che arriviamo !!!un saluto a maria ciaoooo

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  3. grande marcobbì!un bacio a tutti e tre.
    Anna.d

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